Nel ventesimo anniversario della morte di Falcone, di sua moglie e della scorta nella strage di Capaci mi vorrei soffermare non tanto sulla vicenda del tragico evento, ma su quanto detto dal nostro Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel suo intervento nell'aula bunker, o meglio sulla conclusione. Infatti Napolitano chiude il suo profondo discorso rivolgendosi a noi giovani, dicendoci : "..completate con impegno la vostra formazione, portate avanti il vostro apprendistato civile, e scendete al più presto in campo, aprendo porte e finestre se vi si vuole tenere fuori, scendete al più presto in campo per rinnovare la politica e la società, nel segno della legalità e della trasparenza. L'Italia ne ha bisogno ; l'Italia ve ne sarà grata".
Dobbiamo prendere esempio da questo grande uomo, di cui oggi ricorre l'anniversario di morte, da tutti gli uomini che sono deceduti perché avevano a cuore la giustizia, la legalità, la trasparenza, perché avevano a cuore il nostro stato!
Anche Falcone in alcuni suoi discorsi invitava a scendere in campo, lui diceva:
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola."
"Ogni uomo ha il compito di compiere il proprio dovere anche se porta a grandi sacrifici, questo ci distingue tra gli altri".
le parole del capo dello stato risultano ancora una volta stimolanti per tutti i giovani, tuttavia l'attuale clima italiano non permette alla nuova generazione di esprimere al meglio il potenziale che detiene.
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