Ancora scosse, ancora scosse forti. Ancora scosse di magnitudo 5.8. Ancora italiani, e non, morti. Ancora case crollate. Ancora monumenti e chiese crollate. Ancora fabbriche e industrie crollate. Ancora un disastro. Ancora una tragedia.
Brutte, strazianti le immagini che ci mostrano le televisioni, i siti internet, i giornali dei paesi dell'Emilia, dove gli abitanti da diversi giorni dormono nelle tende allestite dalla protezione civile e che fino a ieri sera erano convinti di poter tornare tranquilli, invece no. Continuano a vivere con l'ansia, con il terrore, con la paura che tutto possa riaccadere di nuovo. Sono italiani preoccupati, che non possono rientrare nelle loro abitazioni, che sono costretti a vivere in tende o nella propria automobile. Sono italiani che vanno aiutati in questo momento!
Però c'è da dire grazie ai vigili del fuoco, alla protezione civile, ai volontari e a tutti coloro che donano qualcosa a queste popolazioni terremotate, che permettono loro di trovare uno spiraglio di speranza.
Mi vien da dire che non sono soli! Sembra una frase di circostanza, ma è proprio così: diversi italiani si stanno mobilitando per aiutarli.
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