mercoledì 1 maggio 2013

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

Art. 1. "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."

In questa festa nazionale, il mio pensiero va a chi il lavoro non lo ha, a chi lo ha appena perso, a chi lo sta cercando, a chi lavora oggi, e a chi, nonostante lo abbia, viene pagato miseramente, come, per esempio, le nostre Forze dell'ordine e a tal proposito riporto uno scritto della Deputata Ricchiuti: " Di loro i politici parlano solo quando succedono fatti eclatanti. Allora tutti a sperticarsi "bravi, bravissimi i nostri umili servitori dello Stato" etc etc. Poi passato qualche giorno tutto dimenticato. Le Forze dell'ordine hanno stipendi da fame, anzi, negli ultimi tre anni hanno avuto una decurtazione dello stipendio e nel 2014 ci sarà un ulteriore taglio. Non vengono pagati per tutte le ore straordinarie che fanno e lavorano spesso e volentieri per spirito di servizio. Gli ufficiali, magari con più di una laurea, prendono poco più di un medio impiegato. Lo stipendio da dirigente, quale dovrebbe almeno essere loro riconosciuto, non lo vedranno mai. Devono, per ragioni di servizio, cambiare sede periodicamente, con i disagi che possiamo immaginare per la famiglia. Questo per dire che sarebbe ora di fare qualcosa di concreto e di riconoscere loro il giusto. Altrimenti smettiamola con le dichiarazioni ipocrite a cui non crede più nessuno, nemmeno loro. Vediamo se questo nuovo governo dalle larghe intese se ne occuperà anche senza il morto o i feriti di turno. Almeno proviamoci."

Inoltre questa giornata dovrebbe farci riflettere su quali siano davvero i veri problemi del nostro Paese, e su quali, invece, ci stiamo soffermando troppo, anche a volte inutilmente. Per essere più chiaro mi riferisco alla formazione del Governo Letta, che nonostante tutti i problemi che possa avere, nonostante come sia nato (premetto che anche io non avrei mai voluto un Governo con B., ma essendo l'ultima spiaggia, come ho già scritto, metto da parte l'orgoglio, e come ha ricordato il Deputato Speranza citando don Milani: "A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?!"), sta provando a dare una risposta ai tanti problemi, sta cercando di amministrare il nostro Paese. Lo farà bene o lo farà male, adesso non possiamo dirlo, aspettiamo di vedere i risultati.


Le "bagarre" di partito sono indispensabili e costruttive per la democrazia, sarebbe grave se non ci fossero (a proposito, in alcuni schieramenti non ci sono, e tutto sembra andare bene, ma succede così perchè c'è un uomo solo al comando), ma non devono andare a coprire e/o sostituire i problemi del paese. Sono un mezzo, non un fine. 


Vorrei chiudere con una frase di Franklin Roosevelt, o po' provocatoria, ma molto veritiera: 

"La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature."

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